La Chiesa
L’apostolo Paolo, nella sua Lettera a Timoteo, ci ricorda che “Lo scopo di questo incarico (affidato a dei “discepoli nel tempo”) è l’amore, che viene dal cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso” (1 Tim. 1:5-6). Il centro della vita della chiesa locale è e deve rimanere Cristo e la Sua opera potente che ha trasformato le vita di chi ne fa parte.
Questa è l’eredità che abbiamo appreso dai nostri padri e la vogliamo tramandare ai nostri figli, stando attenti a non deviare, però, da una buona coscienza e da una fede sincera, per non rischiare di avere “l’apparenza della pietà, avendone rinnegato la potenza” (2 Tim. 3:5).
Insieme all’esperienza personale, è presente anche una dichiarazione di fede che, in tempi recenti, la chiesa si è impegnata davanti a Dio a rispettare e che costituisce per noi una pietra miliare nella vita della chiesa in via d’espansione.
Riconosciamo:
CHE ogni credente deve avere una relazione personale quotidiana con Dio attraverso la preghiera e la meditazione della Sua Parola ed é chiamato a testimoniare della sua fede nel mondo.
CHE la frequenza a tutte le riunioni é una manifestazione di comunione con i fratelli, con la chiesa locale, quella universale e con Dio.
CHE il dare al Signore é un privilegio del credente che contribuirà regolarmente e di buon cuore, secondo la prosperità accordatagli, per sostenere gli impegni che la chiesa si é assunta nell’Opera del Signore.
CHE il rapporto fraterno é un rapporto d’amore e di reciproca fiducia. Ogni disaccordo tra i fratelli dovrà essere trattato secondo quanto indicato dalla Parola di Dio. Si deve comunque ricercare sempre l’umiltà, il rispetto, la comprensione e il perdono.
CHE la chiesa non debba essere turbata da visioni di parte o personali ma che tutti facciano ogni cosa in comune e con l’accordo della intera Comunità.
CHE il credente deve sentirsi di servire anziché di essere servito.
CHE ci é richiesto dalla Parola di Dio di sottometterci alla disciplina della chiesa, esercitata secondo i suoi principi con spirito di amore e con il solo fine di recuperare il credente indisciplinato.
CHE il Governo della Chiesa è demandato al Consiglio di Chiesa il quale eserciterà la sua funzione come un servizio alla Chiesa conformemente a quanto espresso nella Parola di Dio e nel suo regolamento interno.
CHE si interpelli l’Assemblea almeno un paio di volte l’anno per dichiarare pubblicamente i problemi e i peccati che la travagliano.
CHE ogni volta che si manca in uno di questi principi sopra esposti si contribuisce al cattivo andamento della Chiesa e della sua testimonianza.
Collocazione Teologica ed Ecclesiologica:
I credenti partecipano alle varie attività secondo i loro specifici doni. La lode, espressa attraverso il canto e le preghiere spontanee, la celebrazione della Cena del Signore e la predicazione della Parola, costituiscono gli elementi distintivi delle loro attività culturali.
Le nostre chiese riconoscono l’esistenza di diversi ministeri e coloro che li esercitano possono farlo accanto alle loro attività professionali oppure svolgerle a pieno tempo. Esse si reggono indipendentemente dallo Stato senza negarne la legittima autorità ma senza neppure dimissionare davanti alla responsabilità di dirgli che cosa sia il bene secondo Dio.
Ognuna delle chiese regola la propria vita interna secondo le proprie esigenze ed é però unita a tutte le altre chiese evangeliche del mondo e, proporzionalmente all’accordo dottrinale, partecipa ad attività comuni per la gloria di Dio.